sabato 16 marzo 2013

Tautogramma CHIARAD.

Al Cuore non si Comanda
La Cuoca Claudia era Clamorosamente Capace nell’arte del Cucinare.       La sua fama Correva inarrestabile di bocca in bocca Come un Corso d’acqua. I ristoranti più Chic del Continente se la Contendevano Come Chef. Al Culmine della sua Celebrata Carriera, Claudia Cucinava al Cafè de Paris, proprio accanto al Celebre Casinò  di Monte Carlo. Quella sera Claudia si stava Cimentando con alcuni delle sue migliori Creazioni.Tra gli antipasti Carpaccio del viveur , Calamari in Crema di melanzane, Capesante all’arancia e pepe rosa, Capesante con nasturzi; tra i primi Cannelloni al salmone, Cannelloni all’ aragosta e fiori di zucchina, Canederli neri, Carbonara finta Con Cipollotti, noci e pere; tra i secondi Calamari farciti con ricotta e scampi,Capesante alla veneziana, Capriolo ai mirtilli, Carpa al Traminer e uva sultanina; tra i contorni Champignon alla panna, Charlotte di verdure, Chifeleti di patate, Ciammotta; tra i dolci Ciambella di Francoforte, Crostata Carioca, Crumpet ai frutti rossiCupole di Confetture di pesche. Quella stessa sera, uscito con la Compagnia dal Casinò, il Conte Carletto Canevaro da Castelvetrano, si diresse al Caffè de Paris per festeggiare la sua ennesima, Cospicua  vincita alle Carte.                                                                                                                                   La Cena fu un Capolavoro, innaffiata da Calici di Celebrate marche di Champagne. Al Culmine di Cotanta Celebrazione della Cucina il Conte Carletto volle Conoscere lo Chef per Congratularsi con  lui.                       Ma quale fu il suo stupore nel sapere che lui era una lei, tanto bella quanto Capace . In quel momento scattò qualcosa nel Cuore del Conte Carletto Che Capì di aver finalmente trovato la sua anima gemella, dopo averla così a lungo cercata. Sposò Claudia, rinunciando all’ eredità come previsto dal Codice del Casato dei Canevaro per chi non avesse sposato un o una nobile. Ma con la Cosiddetta  “ legittima “ e con le sue Cospicue vincite al Casinò, Carletto comperò un ristorante a Cefalù dove mise finalmente a frutto la propria insuperabile Cultura di Conoscitore di vini, accanto alla sempre più raffinata Capacità Culinaria della sua Claudia.   E vissero felici e Contenti, Con Ciro, l’affezionatissimo Cane Carlino del Conte Carletto.     Perché al Cuore non si Comanda.
CHIARA D.

2 commenti: